Attualità mercoledì 18 gennaio 2017 ore 15:00
La vita notturna al Classico
Al liceo Carducci danze, musica, recitazione, divertimento e tanto entusiasmo per la “Notte Nazionale del Liceo Classico”
VOLTERRA — Entusiasmo, intensa ed ampia partecipazione, impegno ed allegria sono le parole-chiave per descrivere la Notte Nazionale del Liceo Classico a Volterra. L’evento, che si è tenuto il 13 gennaio contemporaneamente ad altri circa 400 licei classici di tutta Italia, è stata una festa nella festa per il liceo Carducci che sta celebrando gli 80 anni della sua fondazione.
L’iniziativa è stata preceduta, alle 15, da un recital all’interno del Museo etrusco “Guarnacci”: “I miti sulle urne etrusche: emozioni, sussurri, echi che giungono fino a noi”. Gli studenti attraverso letture sceniche, musica e canto hanno interpretato “emozioni, sussurri, echi” che emanano dai grandi personaggi di alcuni di quei miti: Ulisse colto nel momento in cui le sirene cercano di attrarlo con la dolcezza del loro canto; Edipo, con la sua inarrestabile ricerca della verità; Elena, Ecuba Cassandra e la sofferenza delle donne troiane destinate ad essere ridotte in schiavitù.
Alle 18 l’inizio della “Notte” all’interno della Scuola, con l’intervento e il saluto del Sindaco di Volterra, Marco Buselli, del Dirigente Scolastico, Gabriele Marini, di rappresentanti di enti e associazioni del territorio e con la partecipazione di un folto pubblico, che è andato sempre aumentando durante l’intera manifestazione.
Letture e danze hanno accompagnato gradualmente il pubblico nella sala del ‘convivio’: qui la danza di una giovane studentessa e del suo partner e a seguire i “Carmina Burana” intonati da un coro di studenti, accompagnati dalla musica sapientemente eseguita da altri, hanno accolto i partecipanti all’evento.
Il banchetto ha fatto gustare cibi elaborati secondo ricette dell’antichità: dalla Spanakopita, torta di spinaci tradizionale della cucina greca , alle Polpettine di carne di Apicio, dalla Polenta di farro al Maiale in salsa di vino, dalla Crema di cereali e fagioli – la Puls fabata di Plinio – al Libum, un pane alla ricotta, e alla cheese-cake di Catone
Canti, scherzi e tanta allegria hanno accompagnato fino alla mezzanotte, ora di chiusura della “Notte” scandita dalla lettura del Lamento di Danae del poeta Simonide, testo scelto a livello nazionale per chiudere l’evento.
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