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Attualità domenica 01 novembre 2015 ore 15:15

Quando la storia regala emozioni

Uno straordinario anfiteatro in cui risuonavano le grida dei romani e i ruggiti delle fiere. Grande come grande era Volterra all'epoca dei romani



VOLTERRA — Una struttura che i romani costruirono probabilmente intorno al I secolo dopo Cristo, anche se la datazione esatta al momento ancora non c'è. Con 3 ordini di gradinate come l'anfiteatro di Alba Fucens (vedi foto), anche se l'anfiteatro di Volterra potrebbe essere diverso da quello in Abruzzo perchè potrebbe essere costruito con un lato ricavato dal terreno, ma comunque molto grande e capace di contenere fino a 10mila spettatori. 

Di certo c'è che a Volterra, nella zona di Porta Diana vicino a dove oggi sorge il cimitero, i romani costruirono un enorme edificio di forma ellittica che veniva usato per spettacoli pubblici, come i giochi fra gladiatori o fra gladiatori e animali che si sfidavano nell'arena con tigri, leoni, orsi, coccodrilli. Grande come grande era Volterra all'epoca dei romani. 

In poche settimane il primo saggio archeologico, scavato in un’area di circa 300 metri quadrati grazie al contributo di Fondazione e Cassa di Risparmio di Volterra, ha permesso di portare alla luce una piccola parte dell’anfiteatro: una porzione delle tribune, con uno degli ingressi, e probabilmente un accesso a una delle stanze sotto dove venivano tenuti gli animali

Si sa che l'edifico è costruito in panchino e che è poi successivamente crollato. Il che significa che oltre a riportarlo alla luce, per l'anfiteatro sarà necessaria anche una importante opera di restauro.

La campagna di scavi terminerà domani e nei prossimi giorni il sito archeologico dovrà essere coperto per proteggerlo. La Soprintendenza e il Comune sono al lavoro per capire quale sia la copertura migliore.

In base ai primi scavi e ai vari studi sarà poi elaborato un progetto di scavo che sarà pronto a gennaio e sulla base del quale cercare i necessari finanziamenti. La speranza è che anche il governo e il Ministero dei Beni culturali facciano la loro parte per riportare alla luce questa autentica meraviglia.

Intanto, tutto il sito, compresa la grande parte ancora sottoterra, è oggetto di studio anche grazie avari soggetti che stanno prestando la loro opera gratuitamente. L'Università di Stoccolma arriverà a metà novembre per gli studi con il georadar, il professor Carlo Battini del Dicca dell'Università di Genova sta già compiendo studi di 'ingegneria archeologica' monitorando millimetro per millimetro ciò che viene ritrovato e attraverso i rilievi potrà costruire modelli bi e tri dimensionali della struttura. Una sponsorizzazione è in via di definizione anche con la ditta Soing di Livorno che opera nel campo della geofisica applicata e che permetterà di fare una sorta di grande tac all'anfiteatro. Tutte indagine non invasive e che permetteranno di capire come è meglio procedere e cosa gli Indiana Jones della Soprintendenza possono aspettarsi.

"Il nostro futuro è nelle radici. Vedere questa scoperta da vicino è un’emozione che, giorno dopo giorno, cresce sotto i nostri occhi". Lo ha detto ieri, 31 ottobre, il sindaco di Volterra Marco Buselli che insieme a circa 500 cittadini ha partecipato alle visite in occasione dell'apertura del cantiere
Un’affluenza record con volterrani e turisti che hanno apprezzato le visite guidate organizzate per un giorno dagli archeologi della Soprintendenza e dal Comune. Un viaggio nella storia potendo vedere da vicino questa straordinaria scoperta che ridisegna la grandezza della Volterra romana.

Una bellissima esperienza per tanti, resa possibile dalla dottoressa Elena Sorge della Soprintendenza, insieme ai suo archeologi Valeria d'Aquino, Giacomo Baldini, Daria Pasini e Jacopo Bruttini, dalla Fondazione e alla Cassa di Risparmio, dal Comune di Volterra, dall'associazione Sos Volterra, dalla Misericordia e della Protezione Civile di Volterra che hanno collaborato alle visite. E grazie anche alla disponibilità dei proprietari del terreno che, spiega Sorge, "sono sempre molto disponibili e gentili con noi ogni giorno". 

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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L'anfiteatro romano a Volterra
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