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Attualità venerdì 01 novembre 2024 ore 08:30
Un nuovo Museo etrusco nella biblioteca
I reperti e la Vesta Aurea, oggi nella saletta museale del Comune, si trasferiranno nei locali della biblioteca. Neri: "Previste aperture estive"
RIPARBELLA — All'interno della biblioteca comunale sorgerà il Museo etrusco del Comune di Riparbella, comprensivo di un archivio storico delle memorie dell'identità culturale del paese. Un progetto che ha beneficiato del finanziamento a fondo perduto della Regione e che punta ad ampliare il Museo, oggi nella piccola saletta del palazzo comunale.
Nella saletta, tra le altre, sono presenti anche due teche contenenti una collezione ristretta ma di inestimabile valore per la presenza della "Veste Aurea", reperto archeologico etrusco recuperato dagli scavi avvenuti sulla collina di Belora.
All’interno dei locali della biblioteca comunale sarà, quindi, creata un'area priva di barriere architettoniche, per permetterne la fruizione da parte di tutti: cittadini, turisti, scuole, associazioni.
"Entro fine anno - ha spiegato il sindaco Salvatore Neri - ci sarà l’inaugurazione. Potrà essere visitato nei giorni di apertura della biblioteca, ma verranno programmate anche aperture aggiuntive nel periodo estivo. In esposizione anche importanti reperti di oreficeria rinvenuti nelle recenti campagne di scavo sul territorio e altri provenienti dal museo archeologico di Cecina. Effettueremo, inoltre, studi sui reperti provenienti da Belora presenti nei principali musei europei".
L’idea progettuale prevede un’attenzione particolare alla divulgazione multimediale dei contenuti culturali e scientifici con l’utilizzo di tecnologie innovative, installazioni scenografiche, percorsi multisensoriali nonché sezioni espositivo-didattiche finalizzate anche alla fruizione da parte di persone portatrici di disabilità. Tra gli strumenti e gli arredi ci saranno teche e vetrine espositive per i reperti etruschi, uno schermo per contestualizzare storicamente le tematiche e gli argomenti trattati durante la visita.
In particolare, appunto, grande attenzione sarà dedicata alla Veste Aurea: si tratta di una sorta di "camicetta" da donna composta da centinaia di foglioline d'oro di diverse dimensioni, sulle quali è finemente scolpita, insieme ad alcuni rametti, la civetta, volatile sacro, riportato agli antichi splendori dopo lunghi anni di restauro. Il ritrovamento risale al 1986, quando l'imprenditore Rolando Celli, lavorando un terreno a fini agricoli, riportò alla luce una tomba a nicchia di origine etrusca, contenente un corredo funebre.
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