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Cultura domenica 01 gennaio 2017 ore 06:30

Un popolo di medici

Gli etruschi si distinsero anche in medicina

Gli etruschi si distinsero per competenze e conoscenze approfondite dell’arte medica, in particolare per lo studio dell’anatomia e della fitoterapia



VOLTERRA — Attenti alla prevenzione, all’igiene personale, alle proprietà benefiche delle acque termali, gli etruschi eccellevano nelle scienze mediche.

I loro rimedi curativi consistevano principalmente nell’utilizzo di piante medicinali di cui conoscevano e sapevano sfruttare le proprietà medicamentose e gli effetti.

Precursori della scienza erboristica e fitoterapica, utilizzavano la camomilla come calmante, il prezzemolo contro le anemie, il mirto come astringente, l’aglio e la cipolla come battericidi, il ricino come lassativo.

Soluzioni naturali per curare le diverse patologie, che sembrano anticipare i moderni farmaci omeopatici e che venivano utilizzate in modo continuativo e sistematico. Ma le loro competenze non si limitavano alla naturopatia, erano, infatti, dei grandi conoscitori dell’anatomia e della fisiologia.

Il fegato, in particolare, era al centro dei loro studi perché considerato l’organo da cui si irradiava il sangue. Le loro abilità riguardavano anche le tecniche operatorie. Furono proprio gli etruschi che introdussero la pratica del taglio cesareo.

Notizie, queste, che sono giunte fino a noi grazie ai numerosi reperti archeologici. Sono stati, infatti, ritrovati ex voto raffiguranti l’anatomia del corpo umano e gli strumenti da lavoro utilizzati da dentisti e da chirurghi tra cui ferri, cauteri, pinze, sonde e coltelli.

Tra i resti antichi, a testimonianza del livello raggiunto nella farmacologia naturale, anche anfore e vasi, di diverse dimensioni, contenenti i residui di piante officinali. Tracce inconfondibili della loro abitudine a preparare unguenti, infusi e decotti, utilizzando gli estratti e le sostanze dei frutti e dei prodotti presenti in un territorio particolarmente ricco e fertile.

I Rasenna erano, dunque, un popolo che ricorreva a terapie e antidoti ricavati da quelle che oggi definiremmo un sapere proprio sia della medicina alternativa e sia di quella tradizionale.

Viola Luti
© Riproduzione riservata


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