Cultura martedì 14 febbraio 2017 ore 10:55
L’alabastro nelle ville hollywoodiane

Negli anni '30 Alessandro Gabellieri lasciò il colle natio per dedicarsi all’export delle sculture che ancora oggi continuano a conquistare le star
VOLTERRA — Hollywood, nell’immaginario collettivo, non è solo la mecca del cinema, è il luogo dove trionfano le ville dei divi, quasi fosse un’antologia delle arditezza architettoniche concepite per stupire, per stabilire la linea di demarcazione tra eccezionalità e normalità del vivere.
Ogni dimora ha il suo stile che sottolinea la personalità dei grandi attori, registi e sceneggiatori. Immaginata come spettacolo fiabesco dal pubblico statunitense ed europeo, grazie a una moderna e avveniristica operazione di marketing.
Negli anni ‘30, elemento di arredo ambito e ricercato era proprio l’alabastro che, elegante e pregiato, era richiesto da attori e dai multimilionari californiani. La pietra trasparente e raffinata veniva scelta per conferire agli ambienti un tratto antico e, contemporaneamente, moderno. La sua dimensione diafana sembrava incarnare l’essenza stessa della luce cinematografica.
A testimoniare il successo statunitense delle opere volterrane, il commerciante Alessandro Gabellieri che, lasciato il colle natio, si era dedicato all’export delle sculture alabastrine realizzate dagli artigiani della sua città.
Viola Luti
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