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Attualità martedì 23 giugno 2015 ore 05:05

Dalla Smith alla geotermia: al centro il lavoro

Incontro sul tema dell'occupazione in Val di Cecina, in attesa della data che segnerà uno spartiacque nella vertenza dei 193 di Saline



POMARANCE — Unità di un territorio intero in lotta per salvare la Smith di Saline e che deve essere messa a frutto per non far morire la Val di Cecina, dove il futuro passa necessariamente dalla sfide per mantenere e creare occupazione. Unanime il coro di voci che si è alzato domenica sera, 21 giugno, all'iniziativa promossa dal Partito Democratico nell'ambito della festa dell'Unità di Pomarance per parlare di lavoro. E con un tema tale, alla presenza dei neo eletti consiglieri regionali del Pd Pieroni e Nardini e anche dei sindaci di Volterra e Pomarance Buselli e Martignoni, al centro non poteva che esserci la vicenda dei lavoratori della fabbrica di via Traversa. Vertenza che avrà uno spartiacque cruciale mercoledì 24 maggio, quando al Ministero per lo sviluppo economico i vertici dell'azienda presenteranno il piano industriale, alla presenza del governatore della toscana Enrico Rossi, oltre che dei sindaci e naturalmente delle rappresentanze sindacali.

La rsu della Smith Andrea Pagni, presente insieme a Luciano Soldi all'incontro moderato da Rino Bellucci dello Spi-Cgil, ha ripercorso le tappe della vertenza dal 27 aprile in poi e sottolineato la compattezza dei lavoratori e di tutti i soggetti coinvolti, anche di fronte alle provocazioni dell'azienda. "Lottiamo dall'inizio, tutti insieme, per salvare tutti e 193 i posti di lavoro - ha detto - non tutti saranno riassorbiti dal piano industriale dell'azienda, ma con l'aiuto delle istituzioni dobbiamo salvare tutti i posti di lavoro perchè il territorio non se lo può permettere". Anche Marcello Franchi, segretario provinciale della Fiom ha sottolineato come "in 9 anni che seguo i metalmeccanici non avevo mai visto tanta solidarietà come a Saline". "Il piano industriale non prevederà tutti e 193 i posti di lavoro abbiamo di fronte una situazione molto complicata - ha aggiunto - bisognerà capire se il piano è solido, credibile e se sta in piedi; dal 24 in poi le cose non saranno facili da gestire".

Dal sindaco Marco Buselli il netto 'no' alla chiusura e la richiesta di un "impegno forte del governo per la Smith, di fronte ad una multinazionale che ha un atteggiamento a dir poco atipico". "Se vogliamo continuare a vivere su questo territorio dobbiamo tirare fuori le unghie e i denti - ha aggiunto - ma la Smith è un problema italiano ed europeo perchè questa azienda ha eccellenze e interessi a livello internazionale".

Anche dalla neo eletta al consiglio regionale Alessandra Nardini parole di apprezzamento per le iniziative messe in campo contro la chiusura dello stabilimento. "La Regione Toscana ha come priorità il tema del lavoro - ha detto - ed esercita un ruolo forte, di garanzia e di mediazione, presente anche con l'ufficio aperto a Volterra per seguire la vertenza". "Torneò in val di Cecina a parlare non solo di lavoro - ha aggiunto - ma anche di viabilità e infrastrutture, temi di cui questo territorio ha bisogno: noi ci siamo e continueremo ad esserci".

Per il consigliere regionale ed ex presidente della Provincia Andrea Pieroni "la perdita di 200 posti di lavoro sarebbe un peso insopportabile per la Valdicecina". Pieroni ha sottolineato poi due aspetti della vertenza: "quello negativo individuato nell'atteggiamento anomalo dell'azienda, e quello positivo di una grande mobilitazione e compattezza". Azienda che, come in molti hanno ricordato, ha annunciato la chiusura pur essendo in attivo e che fa parte del gruppo multinazionale Schlumberger, con 6 miliardi di dollari di utile ogni anno.
Da Pieroni anche il rilancio di un progetto Valdicecina: "lavoriamo in maniera organica per questa vertenza, ma serve una visione di insieme, serve un progetto per lo sviluppo di questo territorio".

Tema raccolto da Lorsi Martignoni: "stiamo lottando tutti per salvare questa azienda che era nostra e forse quando Schlumberger l'ha comprata già pensava a portare la Smith a Ponca e per non perdere 200 posti di lavoro, ma in Valdicecina abbiamo bisogno di un piano complessivo e dobbiamo ripartire dalla geotermia, perchè non possiamo farne a meno". Il sindaco di Pomarance chiede l'impegno dei consiglieri e della Regione su questa risorsa "da cui ripartire per il territorio perchè tra poco terminerà la moratoria sulla geotermia".

Tema trattato anche dal presidente del Cosvig Piero Ceccarelli. "Serve chiarezza sulla geotermia - ha detto - si può discutere su dove è opportuno fare una centrale, ma non ci devono più essere come accaduto documenti in Parlamento, anche da esponenti del Pd, contrari alla geotermia". "La moratoria e altre iniziative - ha aggiunto - hanno ripercussioni negative su tutto il nostro sistema economico, che si regge sulla filiera di questa risorsa e su fabbriche di eccellenza come l'Altair e la Smith; che non deve chiudere e se a Saline non si faranno scalpelli, bisognerà trovare una alternativa".

Conclusioni affidate al segretario del Pd di Pomarance Marco Garfagnini che ha sottolineato come serva "unità, come dimostra la vertenza Smith, per risolvere i problemi e superare le debolezze di questo territorio". "Si deve partire dal lavoro e se ne deve parlare a lungo termine - ha aggiunto - serve un tavolo sulla geotermia, anche alla luce del fatto che nel 2024 scadono le concessioni di Enel e si potrebbe aprire un mondo". "Enel, i suoi utili ed un miliardo e mezzo di investimenti, li farà qui o li farà in giro per il mondo e non possiamo permetterci di perderli - ha aggiunto - dobbiamo pensare a vincolare le aziende al nostro territorio e fare in modo che qui ci siano le condizioni per poterci rimanere, dobbiamo farlo con Enel, Solvay, Atisale, la chimica di Saline e Larderello e la Smith". 

Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata


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