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Attualità venerdì 24 luglio 2020 ore 08:00

"Andremo ad incatenarci a Firenze"

Un posto letto di terapia intensiva

Protesta di quattro associazioni davanti alla sede del consiglio regionale toscano, per chiedere il potenziamento dell'ospedale di Volterra



VOLTERRA — Le associazioni Sos Volterra, Difendiamo l’Ospedale, Mamme Alta di Cecina e Volterra Infanzia hanno annunciato una manifestazione di protesta a Firenze, di fronte alla sede del consiglio regionale, per chiedere il potenziamento dell'ospedale Santa Maria Maddalena di Volterra.

La manifestazione è stata annunciata per il pomeriggio del 28 luglio e per la mattina del giorno successivo. Per diverse ore, hanno annunciato le quattro associazioni, una delegazione "scenderà in strada incatenandosi davanti alla sede del Consiglio Regionale in Viale Cavour a Firenze per chiedere a gran voce che il nostro ospedale venga dotato dei posti di terapia intensiva e/o di rianimazione previsti dal D.L 34/2020".

Di seguito le motivazioni della protesta e le richieste avanzate alla Regione da Sos Volterra, Difendiamo l’Ospedale, Mamme Alta di Cecina e Volterra Infanzia.

"Il Ministro alla Salute Speranza ha varato difatti nuovi indici di posti letto di terapia intensiva (0,14 per mille abitanti) e la nostra Città si sarebbe potuta rendere protagonista per richiedere subito i tre posti letto che in base ai nuovi parametri di fatto spettano al nostro territorio, ma questo purtroppo ad oggi non è avvenuto.

La Delibera Regionale n. 741 del 15/06/2020, in cui si traccia il futuro riguardo all’incremento strutturale dei posti di terapia intensiva e subintensiva in Toscana, varato a livello governativo e poi declinato a livello regionale, non contempla alcun posto di terapia intensiva e/o rianimazione né per l’Ospedale né per Auxilium Vitae, tagliando quindi fuori i nostri presidi da ogni meccanismo di realizzazione dei 193 nuovi posti di terapia intensiva, nonché dei 262 posti ordinari riconvertiti in subintensiva o da dotazioni aggiuntive. Il rischio reale è che con questo atto la Regione, ancora una volta, vada a penalizzare i territori più fragili, conteggiando l’indice dello 0,14 ogni mille abitanti come applicato non al singolo territorio con proprio Ospedale di riferimento, ma all’intera Area Vasta.

Le Associazioni SOS Volterra, Difendiamo l’Ospedale, Mamme Alta Val di Cecina e Volterra Infanzia, con la loro protesta, chiedono, alla Regione, per mezzo del proprio Consiglio Regionale:

1. che la Delibera regionale in oggetto venga modificata, specificatamente alla Tabella in cui all’Allegato A della suddetta Delibera e ai parametri metodologici di cui alla lettera A successiva, con applicazione del criterio standard di 0,14 per mille abitanti su singolo Presidio ospedaliero a specifico riferimento territoriale, rivedendo con urgenza le dotazioni di posti letto di Terapia Intensiva o Rianimazione e considerandole in riferimento alle aree di pertinenza di ciascun Ospedale, curando che non sia demandata a Pontedera la copertura che spetta al nostro territorio,

2. che venga istituita la reperibilità notturna pediatrica e contemporaneamente venga creato un posto letto di osservazione pediatrica, come si evince anche dal doppio parere che il Difensore Civico Regionale ha prodotto su queste tematiche,

3. che venga immediatamente risolta la questione relativa alle cure oncologiche, su cui ci chiediamo se sia normale, anche in via provvisoria, che stiano in mezzo ad un reparto di degenza,

ed infine che la Commissione Regionale Sanità conceda con la massima urgenza un incontro alle nostre Associazioni, per poter illustrare i punti appena esposti in precedenza.

Giovedì 23 u.s. è stata inviata richiesta formale di appoggio all’iniziativa a tutte le forze politiche e sindacali locali, con l’augurio di una condivisione massima degli obiettivi descritti.

Per chi volesse sostenerci in loco, saremo a Firenze nei giorni 28 e 29 negli orari sopra indicati (rispettando ovviamente tutte le normative e le disposizioni anti contagio) mentre per chi vorrà sostenerci via internet, saremo presenti sulle nostre pagine facebook".


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