Attualità mercoledì 02 marzo 2016 ore 10:34
Due giovani poeti al Carducci

Gabriele Dipaolantonio è arrivato secondo al premio di poesia Mario Luzi e Angela Brunetti ha ottenuto una segnalazione. Entrambi studiano al classico
VOLTERRA — Ben due significativi riconoscimenti sono giunti agli studenti del liceo classico di Volterra durante la premiazione della quinta edizione del concorso Firenze per Mario Luzi: Gabriele Dipaolantonio si è classificato al secondo posto con la poesia Ricordo d’estate dedicata al fratello Giacomo, Angela Brunetti ha ottenuto una segnalazione.
Entrambi gli studenti frequentano l’ultimo anno del liceo classico dell’istituto Carducci e già nel passato si sono distinti in altri concorsi. Gabriele nello scorso dicembre, sempre a Firenze, con un suo racconto è risultato finalista dello storico premio del Fiorino d’oro di letteratura e arti visive. Il concorso in ricordo del grande poeta fiorentino, Mario Luzi, promosso dall’assessorato all’educazione del Comune di Firenze in collaborazione con il quotidiano La Nazione, è riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Toscana.
La premiazione è avvenuta sabato 27 febbraio nella biblioteca delle Oblate, alla presenza di un pubblico costituito da autorità coinvolte nell’iniziativa, docenti e studenti con le loro famiglie provenienti da varie zone della regione. La cerimonia è stata aperta dal vicesindaco di Firenze e assessore all’educazione Cristina Giachi, che ha poi invitato a portare il suo saluto il figlio del poeta, Gianni Luzi.
Forte è stato l’invito di quest’ultimo rivolto ai ragazzi e ai giovani a “Conservare sempre la curiosità verso le cose e verso il mondo”, ricordando che il padre a 90 anni, poco prima di morire, aveva voluto imparare a usare il computer.
La premiazione è stato sicuramente il momento di massima emozione: gli studenti vincitori hanno letto le loro poesie, mostrando la passione che le ha ispirate. Di seguito pubblichiamo la poesia di Gabriele arrivata seconda al concorso.
Ricordo d’estate. A mio fratello Giacomo
di Gabriele Dipaolantonio
Ti ricordi
quel giorno d’estate
che una pioggerellina sottile
dalla nostra continua scorribanda
ci costrinse alla ritirata?
E mentre vedevi il tuo forte
combattere abbandonato
contro il mare nemico,
ci sembrava
avvolti nei mille asciugamani
star rintanati in quel lembo di spiaggia
il più bello dei giochi.
Così i tuoi occhi
facevano capolino
come a cercarci
ridenti, da bambino.
Ed io ti abbracciavo,
e quello bastava.
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