Cultura martedì 04 aprile 2017 ore 16:15
L’Artusi etrusco è andato perso

Nessun libro di ricette che possa testimoniare i procedimenti culinari dell’antico popolo, ma i ritrovamenti archeologici documentano le loro abitudine gastronomiche
VOLTERRA — Che siano per le occasioni speciali o per tutti i giorni, le ricette delineano i caratteri dell’economia, della cultura e della storia di un popolo. Le abitudini gastronomiche ne svelano, infatti, l’identità e raccontano molti dettagli della sua quotidianità.
Amanti del buon cibo e della convivialità, gli Etruschi non hanno lasciato tracce scritte sui loro gusti alimentari. Ma grazie ai ritrovamenti archeologici e alle pitture è stato possibile risalire a numerosi piatti tipici, che hanno permesso di tracciare un ritratto gastronomico dell’Etruria.
E così, seppur sprovvisti di un manuale di cucina dei Rasenna, sappiamo che i loro erano pasti completi ed equilibrati, che seguivano una dieta sana senza però rinunciare al gusto. Preparavano, infatti, pietanze prelibate importando prodotti non conosciuti esperimentando tecniche di preparazione innovative.Disciplina e creatività erano, quindi,gli ingredienti base dell’arte culinaria dell’antico popolo, dal quale i Romani trasserometodi di cottura e segreti gastronomici che furono trascritti, successivamente, dallo chef dell’età imperiale, Apicio, nel De arte coquinaria.
Viola Luti
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