Quelli che il Coronavairus
di Franco Bonciani - venerdì 28 febbraio 2020 ore 07:00
Quelli che “dagli all’untore cinese” e il primo contagiato è un manager italiano sbadato.
Quelli che “tutti in quarantena” e poi si azzuffano davanti agli scaffali del supermercato per fare scorte bibliche.
Quelli che “meno male che c’è la sanità privata” e se non funziona quella pubblica stavolta voglio vedere…
Quelli che “va chiuso tutto, chiese, scuole, centri sportivi”. E bus, tram e treni allora?
Quelli che sono integralisti antivaccini ed ora piazzano la foto del simpaticissimo Burioni sul comodino.
Quelli che, grazie al coronavirus, scoprono che è cosa buona e giusta lavarsi le mani e magari non tossire a casaccio (per ascelle e denti se ne riparla alla prossima epidemia).
Quelli che “denunciamo il Rossi” e poi si ritrovano con l’epidemia in Lombardia e in Veneto.
Quelli che “chiudiamo i porti” e poi i porti li chiudono a loro. E anche gli aeroporti.
Quelli che parlano di garantire la sicurezza dei cittadini evocando la paura.
Quelli che, per tre voti in più, spargono il terrore e poi si accorgono che mettono in ginocchio il Paese che li dovrebbe votare.
Quelli che vogliono fare i loro comodi e trovare qualcuno a cui dare la colpa se le cose non vanno nella maniera giusta. E cercare uno “nuovo” che governi, magari un “uomo forte” grazie al quale continuare a farsi gli affari propri.
Quelli che si chiedono perché siamo governati da certa gente, da questa classe politica.
La risposta soffia nel vento ma, con una mascherina e un po’ di amuchina gel, possiamo tenerla alla larga.
Franco Bonciani