C’era una volta l'Agricola Lippi, oggi c'è Petra
di Nadio Stronchi - mercoledì 08 febbraio 2023 ore 08:00
E’ giusto ricordare un poco di storia evolutiva di un pezzetto di territorio della Val di Cornia, divenuta enoica dal 1980 con un miglioramento viticolo e di vini imbottigliati: Vini da Tavola e Indicazioni Geografiche del 1986; infine, nel 1997, le DOC Val di Cornia. Il prestigio enoico è però balzato ai vertici con l’arrivo della Cantina “Petra” della famiglia Moretti, e “Rubbia al Colle” con la famiglia Muratori, due cantine diverse e prestigiose.
Negli anni ’80, in Valdamone, dove oggi c’è la cantina Petra, c’era l’azienda agricola Valdamone di Aventino Lippi che produceva olio, vino e bestiame con la conduzione del fattore Sirio Carretti. Produssero vino Rosato e Bianco da tavola chiamati”Buca del Prete” e poi il rosso La Baciocca, tutti 1987. Sempre nell’87 produsse anche il Ghimbergo allora Indicazione Geografica di Suvereto, insieme al Corniello Val di Cornia.
Quando si parla di storia, in questo caso enoica del Val di Cornia, non si può interpretare a piacimento; Dentro al tempo ci sono periodi e eventi nei quali cambiano i protagonisti e le loro opere, come per il Val di Cornia quando si parla di cambiamento della produzione vitivinicola. Inizia negli anni ’80, fino ad allora modesta e confusa per mancanza di stimoli e indirizzi politici, poi assistita dalle istituzioni e molto professionale.
Furono pochi i produttori motivati a causa di un territorio limitato, ma con risultati eccellenti in poco più venti anni. Ecco che si sta avverando ciò che ebbe a dire l’enologo Ezio Rivella in un suo commento, del 2000, in riguardo alla Maremma enoica: “in poco tempo diverrà la California d’Italia”. Fatta salva la DOC Bolgheri che è un livello superiore, nella DOC Val di Cornia il salto dell’eccellenza enoica ci fu quando furono realizzate le due cantine più grandi: “Cantina Petra” e “Cantina Rubbia al Colle”. Petra con le sue molteplici iniziative enoiche e culturali è stata ed è tutt’ora la più qualificata, stimolante e trainante del territorio.
Nell’occasione di questo articolo vi voglio proporre un vino dell’Az. vinicola Petra, dal nome “PETRA” IGT” Cabernet S. e Merlot, 2019. Degustandolo mi ha dato le seguenti sensazioni: Colore: rosso rubino intenso, con lievi riflessi aranciati. Profumo: armonico, elegante, con sentori di frutti neri maturi e sottobosco. Gusto: Pieno, ampio, armonico e persistente.
Nadio Stronchi