Con un pizzico di pseudoscienza
di Nadio Stronchi - domenica 12 settembre 2021 ore 07:30
Se volete saperne di più sul vino, andate per cantine! Con un pizzico di pseudoscienza.
La mia non è una osservazione moralistica, ma semplicemente un invito. Su ciò voglio scomodare una citazione di Leonardo Da Vinci che affermava: “se mettiamo una mano nell’acqua di un fiume che scorre noi tocchiamo il passato e il futuro”, il presente se proprio si vuole, ma sarà breve.
Questa metafora, per Leonardo era scienza, per me può significare che se entrate in una cantina troverete la storia passata, quella futura e alla fine vi metterete al tavolo con un calice di vino con di fronte il suo “creatore”, che dopo avervi spiegato le storia e i progetti vi accompagnerà in una degustazione imparando a conoscere quel vino e tanti altri. Ricordate, però, che quel vino, il prossimo anno, non sarà lo stesso; Ne arriverà uno nuovo con sensazioni diverse e voi dovete ricordare, se volete compiere un tragitto mentale come aver messo un “mano nel fiume che scorre”, come erano i vini di mesi fa, quegli attuali e quelli nelle botti a maturare, come saranno, pensandoli con qualche fantasia personale.
Pochi giorni fa ho letto una recensione di Gilberto Corbellini su “il Sole 24ore”di un testo scritto dal docente universitario di storia della scienza, Michael D. Gordin, della Università di Princeton. Il testo parla dell’approccio “Laico alla Pseudoscienza”; Secondo Gordin, la pseudoscienza è un territorio nel quale, spesso, sconfinano seri scienziati come conseguenza alla propria reputazione o la fama attraverso forme di “eresie” rispetto alla scienza ufficiale, definita dall’autore come scienza patologica.
Vi confesso che faccio fatica a credere nelle novità scientifiche ecco perché occorre elaborare ogni teoria con la coscienza del LAICO. La pseudoscienza, dice Gordin, è l’ombra della scienza.
Bene! Cerchiamo di entrare nelle cantine con lo spirito della pseudoscienza e con tutto il rispetto della fede nei confronti del VINO come “Sangue di Cristo”, beviamo insieme al cantiniere e l’enologo i vini a disposizione e diciamo le nostre impressioni senza timore di urtare la scienza e la fede. Un impegno con voi stessi per una verifica d’obbligo con un poco di bagaglio culturale.
L’unico modo per essere aggiornati e frequentare le cantine; Sarà una soddisfazione anche per il produttore, l’enologo e il cantiniere. Però mi raccomando: Alcune ore prima non alteratevi in gusto con cibi di particolare sapore; Evitare cibi dolci, verdure come il finocchio, il carciofo. Se ne avete la possibilità usate i ravanelli che hanno una acidità neutra e puliscono bene il palato. Quest’ultimo metodo lo notai e lo provai a Bolzano in una degustazione didattica dei vini Alto Atesini e vi dico che funziona.
Nadio Stronchi