Cultura venerdì 23 giugno 2017 ore 06:30
“Chiocciolini”, ovvero discorsi insignificanti

Tra i modi di dire volterrani, anche un’espressione, estremamente diffusa, per indicare ragionamenti senza senso e riflessioni illogiche
VOLTERRA — Fare discorsi senza senso è, purtroppo, una caratteristica universale.
Un virus intellettivo che colpisce indistintamente uomini e donne, adulti e bambini di ogni epoca e paese. Resistente ai cambiamenti storici e alle diverse condizioni climatiche, la stupidità, seppur con percentuali e livelli di intensità diversi, è diffusa su scala globale.
Svariati, e non tutti ripetibili, i modi per definire i suoi frutti. Da perifrasi garbate a espressioni più colorite, le sfumature lessicali sono infinite. Oltre a quelli canonici, a Volterra, spicca l’espressione “fare dei chiocciolini”.
Di non immediata comprensione, la locuzione indica ragionamenti illogici, riflessioni dozzinali che alludono all’irrilevanza contenutistica e argomentativa.
Che si riferisca alla forma a spirale del mollusco, alle sue ridotte dimensioni o al suo essere il pasto prediletto delle oche, il termine evoca l’inconsistenza e la semplicità di un organismo rudimentale che si traduce con un’entità razionalmente trascurabile.
Viola Luti
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