Interviste lunedì 04 agosto 2014 ore 11:52
Volterra ed i crolli delle mura sei mesi dopo
Il bilancio del sindaco Buselli: lavori eseguiti in tempi record, nuove scoperte archeologiche e tanta solidarietà dai volterrani e da chi ama la città etrusca
VOLTERRA — La notte del 31 gennaio un boato scuote
Volterra: nel buio si apre una voragine nelle antiche mura. Famiglie
evacuate, paura e incredulità, le telecamere di tutto il mondo puntate su quella
ferita. Un mese dopo, il pomeriggio del 3 marzo, sono inutili i
tentativi di salvare le mura in Piazza Martiri della Libertà:
davanti agli occhi dei cittadini, nel terminal bus transennato,
crolla uno sperone di roccia.
A distanza di sei mesi nella città
etrusca le importanti manifestazioni culturali estive come
VolterraTeatro di Armando Punzo ed il Festival Internazionale del
Teatro Romano di Simone Migliorini, non dimenticano quella ferita che
ha segnato la città, ma che ha anche richiamato l'attenzione e la
solidarietà di numerosi artisti, di autorità e comuni cittadini.
Sindaco Buselli, qual'è attualmente la
situazione in Via Lungo le Mura a sei mesi di distanza dal crollo?
“I lavori sono ad un ottimo punto,
direi in fase avanzatissima. Terminata in tempi record la messa in
sicurezza dell'area, che ha permesso alle 11 famiglie evacuate di
poter rientrare nelle loro case entro Pasqua, adesso stiamo
ricostruendo le mura e ricostituendo il corpo di quella che era la
strada. Per quanto riguarda i tempi, dipenderà
anche dalla Soprintendenza, visti i continui ritrovamenti di reperti,
ma è già iniziata la ricostruzione della base delle mura”.
Invece, a che punto siamo in Piazza
Martiri delle Libertà?
“La messa in sicurezza è stata
terminata anche qui in tempi record con il ripristino della viabilità
in uscita dal centro storico e la riapertura del parcheggio interrato
della Dogana e del terminal degli autobus in appena un mese ed otto
giorni. Attualmente siamo alla fase progettuale, ma adesso che sono
arrivati i fondi dal Governo si passerà alla fase operativa per il
ripristino definitivo”.
A proposito delle risorse, a quanto
ammonta il totale dei fondi necessari?
“Avevamo chiesto 6 milioni di euro
e 6 milioni sono arrivati. Pochi giorni fa ho ricevuto la telefonata
del capo di gabinetto del Ministro Franceschini: mi comunicava che
anche gli ultimi 2 milioni che avevamo richiesto sono stati
stanziati.
Tre milioni sono arrivati dalla Regione
Toscana. Dal Governo i primi 300mila euro ci sono stati mesi a
disposizione subito dopo il crollo e poco dopo mi chiamò il Ministro
Franceschini per dirmi che erano stati trovati altri 700mila euro.
Poi c'è stato un lungo 'pressing' da parte nostra verso il Governo:
ho scritto al premier Renzi, al Ministro Franceschini, ma alla fine
anche gli ultimi 2 milioni sono arrivati.
Ringrazio la Regione ed il Governo, ma
anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra ci ha dato una
grossa mano per quanto riguarda il monitoraggio delle mura. Le
risorse messe a disposizione dalla Fondazione per il sistema di
monitoraggio, necessario affinchè si possa agire sulla prevenzione,
si aggiungono agli altri 6 milioni”.
Quali sono state le difficoltà che
avete incontrato?
“Sicuramente il fatto che nel
frattempo avevamo 53 frane sul territorio ed in molti casi c'erano da
attivare somme urgenze, con tante situazioni da gestire e da far
partire insieme.
Adesso, terminate le emergenze, dobbiamo pensare
alle strade: Volterra ha un deficit infrastrutturale importante che è
pluridecennale e spesso sale alla ribalta per incidenti, come quello
sulla 439dir dell'altro giorno. Anche qui il rischio è quello di
rincorrere le emergenze, invece noi abbiamo ben chiaro che cosa serve
e quali sono le priorità per il territorio, a partire
dall'ammodernamento della 68 e dalla rettifica della 439dir. Ci
auguriamo che queste priorità vengano prese in considerazione sia
dalla Provincia che dalla Regione”.
Alcuni rallentamenti ai lavori nei
cantieri dei due crolli sono stati causati dal ritrovamento di
reperti archeologici, che cosa è stato scoperto?
“Soprattutto in Via Lungo le mura, ma
anche in Piazza Martiri della Libertà, abbiamo trovato un sacco di
reperti e ci sono stati vari stop della Soprintendenza che ha fatto
un lavoro certosino perchè c'erano continui approfondimenti da fare.
In particolare, sono stati trovati
reperti in ogni sezione del crollo di via Lungo le mura: da Palazzo
Stella fino alle basi delle mura è stato trovato qualcosa di ogni
epoca, un contesto abbastanza eccezionale nella disgrazia perchè
agli archeologici non capita tutti i giorni di avere una sezione di
10 metri.
Alla base delle mura sono stati trovati
resti della civiltà pre-etrusca: elementi importanti che addirittura
permettono di ri-sagomare l'abitato di Volterra dell'epoca. Nessuno
degli studiosi si aspettava, infatti, che l'abitato della città in
epoca Villanoviana si estendesse anche in quella zona ed è una
grande scoperta perchè Volterra sarebbe più grande di quello che si
pensava.
I reperti costituiscono una nuova fonte
per studi futuri: dopo averli catalogati e numerati, una parte è
stata tolta e messa da parte, un'altra sarà ri-inglobata
all'interno del corpo delle mura. Quello che è stato trovato e che
rimane fuori dal corpo delle mura potrà poi essere indagato
successivamente se ci sarà la volontà di fare una campagna di scavi
in quell'area”.
Volterra in questi mesi è stata anche protagonista di una vera e propria gara di solidarietà, come lei ha più volte ricordato. Ve lo aspettavate? Quanto è stato raccolto?
“E' stata una cosa eccezionale,
inaspettata e toccante. I momenti più belli sono venuti dal
territorio a noi vicino, come la manifestazione di pattinaggio
organizzata a Pomarance dalle 'civettine', o il coinvolgimento delle
città gemellate con Volterra che hanno raccolto 30mila euro a
sostegno delle famiglie.
I soldi sono stati raccolti con i metodi più
inusuali e disparati: dai bambini delle città gemelle che facevano le
salsicce per venderle, fino ai Camminatori Folli di
Livorno che sono tornati pochi giorni fa per portare sassi dai loro
viaggi nel mondo e gettarli nei gabbioni della struttura che formerà
le nuove mura.
Senza dimenticare i cittadini
volterrani che sono stati davvero fantastici. C'erano diverse
esperienze per raccogliere fondi e noi come amministrazione comunale
abbiamo cercato di fare la regia e di farle convogliare tutte in un
unico conto Aiuta Volterra che è ancora attivo.
Eccezionale anche il contributo del
volontariato della Croce Rossa e della Misericordia che si sono date
da fare fin dalle prime fasi.
Anche il Club Unesco ha raccolti fondi
e rischio di dimenticare qualcuno, ma si sono davvero moltiplicate le
iniziative di solidarietà, l'ultima in ordine di tempo è stata la
serata 'Artisti di Volterra per Volterra' nell'ambito del Festival
Internazionale del Teatro Romano, al quale hanno partecipato non solo
coloro che vivono qui, ma anche quelli che adesso sono lontani ed altri amici della città e del territorio a noi vicino. Si sono
sentiti tutti volterrani: questa è stata una cosa molto bella, che
ci ha dato fiducia e forza”.
Si dice quindi soddisfatto per il
lavoro di questi mesi?
“L'obiettivo era fare presto e bene e
l'abbiamo raggiunto. Siamo contenti, siamo soddisfatti e non ci sono
sbavature. Ringrazio tutti ed in particolare, per la gestione dei
lavori, l'architetto Occhipinti, responsabile della struttura
tecnica del Comune, che si è dato molto da fare ed ha avuto la regia
dei due crolli”.
Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata
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