Attualità venerdì 05 febbraio 2016 ore 18:30
Progetto di ricerca per chi soffre

Straordinariamente insieme su “Nave Italia”. Sabato 6 febbraio è in programma la giornata di presentazione al centro studi Santa Maria Maddalena
VOLTERRA — Al centro studi Santa Maria Maddalena, giornata di presentazione del progetto “straordinariamente insieme…”, l’esperienza di “Nave Italia”. Un brigantino di 61 metri, capace di alloggiare fino a 24 ospiti oltre l’equipaggio. “Nave Italia” è un luogo dove si realizzano progetti di ricerca, educazione, formazione e terapia.
Appuntamento il 6 febbraio, dalle 9 in poi.
E’ la prima nave ad affrontare con professionalità la formazione di chi opera a contatto con il disagio, un’università del mare che si affianca alle strutture a terra quale nodo di scambio di esperienze anche internazionali.
La nave è iscritta nel quadro del naviglio militare e l’equipaggio è formato da personale della Marina Militare. Il più grande brigantino a vela del mondo. “Nave Italia”, che sembra uscire da una stampa dell’800, è stata costruita nel 1993: linee ed armo classico in uno scafo moderno, sicuro e confortevole.
I saluti sono stati affidati ad Augusto Mugellini e Fabio Iozzi, rispettivamente presidente della fondazione cassa di risparmio di Volterra e presidente dell’associazione mondo nuovo onlus, mentre il progetto sarà illustrato da Stefania Nencioni, responsabile dell’assistenza sociale territoriale.
Rita Scarselli, Maria Mazzei e Alessandra Callai, racconteranno l’esperienza “A tutta randa”; della metodologia di “Nave Italia” ne parleranno Elena Paloscia, dello staff scientifico di fondazione Tender to Nave Italia e Paolo Cornaglia, direttore scientifico di Nave Italia.
La giornata si chiuderà con la proiezione del video e con il racconto dei ragazzi e dei familiari che hanno partecipato all’esperienza sulla nave.
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