Attualità giovedì 06 aprile 2017 ore 15:00
La civiltà nacque due volte vicino Volterra

Sia in epoca etrusca sia durante il Rinascimento, la regione dell'Italia centrale è stata culla del progresso e della modernità
VOLTERRA — "È in verità impressionante il constatare che, per due volte nel VII secolo a.C. e nel XV d.C., pressoché la stessa regione dell'Italia centrale, l'Etruria antica e la Toscana moderna, sia stata il focolaio determinante della civiltà Italiana." Con queste parole, il latinista ed etruscologo francese Jacques Heurgon evidenzia i caratteri dell’unicità e dell’eccellenza toscana.
I tesori dei suoi musei, la forma delle città realizzate e modificate secondo i criteri di razionalità e di bellezza propri dell’Umanesimo e del Rinascimento, la possibilità di vedere intrecciarsi e convivere tra di loro secoli di storia rendono la regione una tra le mete più ambite a livello internazionale. Il paesaggio, il clima, le risorse del territorio, la sua centralità geografica sono i motivi per cui proprio qui siano stati anticipati quei processi che hanno contribuito a modernizzare l’Italia e l’Europa.
La Toscana non è, dunque, soltanto scorci caratteristici, prodotti genuini e gustosi, campagne delimitate da cipressi e opere d'arte inserite in ogni angolo che appagano i cinque sensi, ma che non costituiscono il suo unico valore. L’antica Etruria è, infatti, uno scrigno, invisibile agli occhi, ma che racchiude in sé l'essenza centrale della dinamica propulsiva dell’economia e della civiltà in senso assoluto.
Viola Luti
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