Cultura venerdì 02 giugno 2017 ore 06:30
La scriblita etrusca
Tipico piatto della tradizione gastronomica dei Rasenna, la torta rustica era preparata con strati di sfoglie di pane intervallati con la ricotta
VOLTERRA — Dalla quiche francese allo steak and kidney pie inglese dalle empanadas spagnole al casatiello napoletano, la tradizione culinaria mondiale è costellata di torte salate. Mangiate calde o a temperatura ambiente, come piatto unico o come contorno, la loro storia ha origini antiche. Già in epoca etrusca, infatti, venivano cucinate e consumate abitualmente. Preparata con strati di pane secco e sottile alternati con ricotta, olio, sale e pepe, la scriblita veniva rivestita da una sfoglia di pasta morbida e infornata. Il piatto rustico veniva poi accompagnato da un pesto realizzato con pecorino piccante, olio, aglio, sale e foglie di sedano.
L’inventiva e la conoscenza dei sapori e dei loro abbinamenti erano, infatti, alla base della gastronomia dei Rasenna in cui sapere erboristico, senso delle proporzioni ed equilibrio rendevano la “scienza artusiana” un momento di nutrimento e di piacere.
Viola Luti
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